I fumatori malati di melanoma hanno il 40% in meno di probabilità di sopravvivere al cancro
I fumatori malati di melanoma hanno il 40% in meno di probabilità di sopravvivere al tumore rispetto ai pazienti con la stessa malattia che non hanno mai fatto uso di tabacco.
A sostenerlo è stato uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research dai ricercatori dell’Università di Leeds, in Gran Bretagna, che hanno analizzato i dati relativi ad oltre 700 pazienti inglesi con questa forma di cancro della pelle.
Le conclusioni indicano che il fumo potrebbe danneggiare il funzionamento del sistema immunitario, riducendo la sua capacità di reagire al tumore e, di conseguenza, diminuendo le possibilità di sopravvivenza a quella che è la forma di tumore della pelle più letale.
Il fumo continua ad essere la prima causa di morte evitabile in tutto l’Occidente e, ogni anni, uccide nel nostro Paese più di 70.000 persone per molte malattie diverse.
Da solo, è responsabile del:
- 90% dei casi di cancro al polmone;
- 70% di quelli di tumore della vescica;
- Migliaia di altri casi di neoplasie (bocca, stomaco, fegato, laringe, faringe, pancreas), diagnosticati ogni anno.
Nei pazienti che hanno già sviluppato un tumore, continuare a fumare si traduce in una peggiore tolleranza rispetto alle cure, espone ad un maggior rischio di sviluppare complicanze legate al tumore e, dal punto di vista biologico, sembra esporre al rischio di alimentare l’aggressività del tumore, attraverso la stimolazione a produrre nuove mutazioni geniche che incidano sfavorevolmente sulla progressione delle neoplasie.
Meno rischi dopo 10 anni dallo stop
Diverse indagini sui sopravvissuti al cancro, indicano che la schiera di “irriducibili” con un pessimo stile di vita è più presente di quanto si potrebbe credere.
Nei soggetti che smettono di fumare, si assiste, in 10-15 anni circa, ad una riduzione del rischio di ammalarsi fino a raggiungere, negli anni successivi, la stessa probabilità di chi non ha mai fumato.
Le donne fumatrici che abbandonano l’attitudine al fumo entro i 40 anni saranno esposte ad un rischio di lieve entità di contrarre un tumore polmonare una volta giunte nella fascia d’età di 65 ed i 74 anni, mentre quelle che rinunciano al fumo dopo i 40 anni hanno comunque un rischio di sviluppare un tumore al polmone alto o molto alto una volta superati i 50 anni.
Negli uomini invece, smettere di fumare entro i 40 anni, si traduce in un contenimento del rischio di ammalarsi di un tumore polmonare tra il lieve ed il moderato entro i 74 anni di età, mentre quelli che continuano a fumare fino a 50 anni hanno un rischio di ammalarsi alto o molto alto già superati i 60 anni d’età.
Smetti di fumare in 20 minuti con la riflessologia auricolare di Antismoking Vicenza
La riflessologia auricolare è un metodo per smettere di fumare che consiste nello stimolare 25 punti del padiglione auricolare destro e 22 punti del padiglione auricolare sinistro tramite un elettrostimolatore.
Ogni punto stimolato corrisponde ad un determinato organo o parte del corpo.
Questo metodo per smettere di fumare toglie la causa della dipendenza fisica dal fumo: la nicotina. Il micromassaggio effettuato dalle onde sui padiglioni auricolari e il naso (punti riflessi del sistema nervoso) disgrega la patina dei veleni del tabacco accumulata attorno alle fibre nervose liberandolo istantaneamente dalla schiavitù del fumo, in soli 30 minuti, indolore e senza effetti collaterali. Successivamente le tossine disgregate entrano nel circolo sanguigno per poi essere eliminate con le urine, la traspirazione ecc. permettendo una completa disintossicazione dell’organismo.
La differenza tra questo metodo per smettere di fumare e la tradizionale agopuntura sta nel fatto che l’apparecchiatura pur determinando le stesse vibrazioni a livello epidermico dell’ago infisso, essa distingue a seconda dei precedenti parametri inseriti all’interno del Microchip diverse correnti, mai uguali tra di loro, dando modo all’organismo di aumentare la produzione di endorfine utili per la compensazione della richiesta di nicotina.
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