Hai sicuramente già visto la foto che mette in comparazione dei polmoni sani con dei polmoni “colpiti” dal fumo, ma cosa succede davvero nel corpo di un fumatore?
I danni del fumo sui polmoni si possono avere a livello visivo, a livello cellulare e persino a livello molecolare.
Oltre a questi cambiamenti strutturali, ci sono differenze funzionali tra polmoni sani e polmoni di un fumatore.
Vediamo insieme le differenze:
Differenze tra polmoni sani e polmoni colpiti dal fumo
Per comprendere veramente l’effetto del fumo sui polmoni dobbiamo dare un’occhiata a due aspetti principali [1]:
- Anatomia: come cambia l’aspetto dei polmoni
- Fisiologia: in che modo la funzione dei polmoni di un fumatore differisce da quella di polmoni sani.
Vogliamo dare una spiegazione più completa possibile, partendo dai cambiamenti che puoi vedere ad occhio nudo, fino ai cambiamenti genetici troppo piccoli per essere visti anche al microscopio ma forse più inquietanti.
La foto che citavamo prima non mente. Cominciamo con le differenze che potresti vedere ad occhio nudo guardando i polmoni soggetti ripetutamente al fumo.
Aspetto dei polmoni colpiti dal fumo
La foto sopra è realmente l’aspetto dei polmoni di un fumatore. È però importante sottolineare che esistono altre sostanze irritanti che possono essere inalate e causare questo aspetto, come ad esempio il carbone.
Tuttavia, è molto facile identificare un fumatore e la quantità di fumo ingerito guardando solo i polmoni.
Da dove viene il colore nero dei polmoni di un fumatore
Quando si fuma, vengono inalate migliaia di minuscole particelle a base di carbonio.
Il nostro corpo viene avvisato dell’entrata delle particelle tossiche e si mette in moto per eliminarle.
Le cellule infiammatorie si precipitano sulla scena. Esiste un tipo di globulo bianco, chiamato macrofagi, con la funzione di “camion della spazzatura” per il nostro sistema immunitario. Questi globuli bianchi “mangiano” le particelle dannose in un processo chiamato fagocitosi. [2]
Dal momento che queste particelle potrebbero essere dannose anche per le cellule “camion della spazzatura”, vengono murate in minuscole vescicole e immagazzinate come rifiuti tossici. Man mano che queste cellule si accumulano i polmoni iniziano ad acquisire il colore marrone-nero.
Quando scompare il colore nero nei polmoni
Potresti chiederti se il colore marrone-nero scompaia mai. Dopo tutti i “camion della spazzatura” non vivono per sempre.
Quando un macrofago muore e vengono rilasciate nuovamente i rifiuti delle sigarette, nuovi globuli bianchi si adoperano per intervenire di nuovo. Questo processo può verificarsi più e più volte nella vita di una persona.
Questo non significa che la guarigione non avvenga neanche quando smetti di fumare. Avverrà. Purtroppo però il coloramento dei polmoni rimarrà indefinitamente.
Polmoni colpiti dal fumo a livello cellulare
Avvicinandosi e guardando più da vicino i polmoni, si riscontra un numero crescente di lesioni correlate al tabacco.
Al microscopio le cellule e i tessuti diventano visibili come una città ben organizzata, una città devastata da una catastrofica nube di fumo nero tossico.
Diverse strutture nel tratto respiratorio sono influenzate:
Ciglia
Le ciglia sono piccole appendici simili a peli che rivestono i bronchi e i bronchioli più piccoli.
Il compito delle ciglia è quello di catturare materiale estraneo, che si fa strada nelle vie respiratorie, e spingerlo fuori dai polmoni verso la gola.
Dalla gola questo materiale può essere ingerito e poi distrutto dagli acidi dello stomaco.
Sfortunatamente le tossine nel fumo di sigaretta paralizzano queste piccole ciglia impedendo di svolgere la loro funzione.
Questo permette alle tossine del fumo di essere lasciate all’interno dei polmoni dove possono fare danni sia a livello cellulare che a livello molecolare. Sono proprio questi cambiamenti che possono a loro volta portare al cancro ed ad altre malattie.
Muco
In risposta alle sostante chimiche introdotte dal fumo di sigaretta, il nostro corpo manda cellule infiammatorie che producono fumo.
Questo muco può limitare la quantità di aria ricca di ossigeno che il corpo può ingerire. Il muco inoltre può anche fornire terreno fertile per la crescita di batteri nocivi.
Vie respiratorie
Al microscopio le vie respiratorie possono apparire distese come un vecchio elastico. Questa riduzione dell’elasticità causata dai componenti del fumo di tabacco ha anche importanti ripercussioni funzionali (verrà approfondito più avanti).
L’effetto del fumo sugli alveoli
Gli alveoli sono minuscole e delicate sacche d’aria presenti all’interno dei polmoni. La loro struttura ricorda dei piccoli grappoli d’uva all’estremità dei rami bronchiali nei polmoni.
Sono la destinazione finale della via aerea, per questo dedichiamo uno spazio più importante a questa componente del nostro corpo.
Il numero degli alveoli
I ricercatori hanno scoperto che il numero di alveoli può cambiare da individuo ad individuo. Si stima che la media sia di 480 milioni, il numero esatto può variare da 274 milioni a 790 milioni. Questo numero varia al variare della dimensione dei polmoni.
Un singolo alveolo ha un diametro approssimativo di 200 micron, questo indipendentemente dalla dimensione del polmone.
Per concepire meglio questa misura puoi prendere come riferimento il diametro di un tuo capello, ovvero 70 micron.
Il diametro di un alveolo è quindi di circa 3 capelli umani messi assieme.
La struttura degli alveoli li permette di espandersi e di ritirarsi.
La superficie totale di tutti gli alveoli in dei polmoni di una persona adulta sana è di circa 70 metri quadri. (Circa le dimensioni di mezzo campo da tennis).
Funzione degli alveoli
Il 70% della superficie esterna degli alveoli è ricoperta da piccolissimi capillari.
Questi capillari e le pareti degli alveoli condividono una membrana molto sottile che consente all’ossigeno dell’aria inalata di passare entrando così flusso sanguigno. Allo stesso modo l’anidride carbonica viene espulsa quando l’aria viene espirata.
La quantità totale di superficie disponibile per questo scambio di risorse determina la capacità di una persone di respirare.
L’effetto del fumo
Nel tempo le tossine del fumo di sigaretta inalato rompono le sottili parete degli alveoli. Questo forma sacche d’aria più grandi e meno efficienti.
Le sacche iniziano anche a perdere la loro elasticità rendendo più difficile assorbire l’ossigeno ed espellere l’anidrite carbonica. Entrambi gli elementi possono rimanere parzialmente intrappolati nei polmoni.
Questo processo segnala l’inizio dell’enfisema. Il danno da enfisema non può essere invertito. Una volta che le sacche sono rotte, non si riparano.
Tuttavia, se l’esposizione al fumo di sigaretta si interrompe abbastanza presto, il danno può essere fermato.
Se invece il fumatore continua potrebbe arrivare ad un punto in cui il danno polmonare progredirà indipendentemente dal fatto che una persona smetta di fumare o meno.
Il consiglio è quindi quello di smettere di fumare il prima possibile. Ogni sigaretta che fumi fa male al tuo corpo in numerosi modi. Una volta inalate, le tossine delle sigarette fanno un giro nel flusso sanguigno attraverso gli alveoli avendo accesso a tutti gli organi del corpo.
Polmoni colpiti dal fumo a livello molecolare
Par capire a pieno i danni del fumo sui polmoni dobbiamo guardare ancora più in profondità: all’interno delle cellule a livello molecolare.
Nel nucleo di ciascuna delle nostre cellule polmonari vive il nostro DNA. Il DNA contiene tutte le istruzioni necessari alla cellula per vivere correttamente.
Potresti aver sentito che una mutazione della cellula causata dal fumo è responsabile del cancro. In realtà avvengono molte mutazioni prima che una cellula diventi cancerosa.
Di solito ci sono migliaia di mutazioni una una singola cellula polmonare esposta al tabacco.
È stato dimostrato che diversi componenti del fumo causano mutazioni, recentemente è stato anche scoperto come queste mutazioni possano portare al cancro.
Alcuni agenti cancerogeni del tabacco causano mutazioni nel gene P53, un gene soppressore del tumore con il compito di riparare o eliminare le cellule danneggiate.
Epigenetica
Oltre ai cambiamenti genetici, il fumo può provare cambiamenti “epigenetici“. I cambiamenti epigenetici sono quelli che riguardano i geni della cellula.
Secondo uno studio del 2017 la trasformazione del DNA (metilazione) che può essere rilevata nel sangue dei fumatori, può essere associata al rischio di aumento di cancro ai polmoni.
A differenza dei cambiamenti genetici, i cambiamenti epigenetici sono riversibili con uno stile di vita sano.
Confronto fra funzione dei polmoni sani e polmoni colpiti dal fumo (fisiologia)
Oltre ai diversi cambiamenti anatomici nei polmoni dei fumatori, ci sono anche dei cambiamenti a livello funzionale.
Il confronto fra la funzionalità polmonare dei polmoni sani e quella dei polmoni colpiti colpiti da fumo mostrano cambiamenti in tempi molto rapidi.
Alcuni fumatori si sentono rassicurati dal fatto di riuscire a respirare senza problemi, tuttavia una grande percentuale del tessuto polmonare viene solitamente distrutta prima che si avvertano problemi.
Per esempio, alcune persone a cui è stato rimosso un polmone possono sentirsi in buona salute, condurre uno stile di vita ragionevolmente normale e, con molta dedizione, possono arrivare a scalare montagne.
Confronto capacità polmonare fra polmoni sani e polmoni colpiti dal fumo
Il fumo influenza la capacità polmonare in diversi modi:
Capacità polmonare totale
La capacità polmonare totale è la quantità massima di aria che si può respirare con il solo respiro. Fumando viene ridotta in diversi modi.
Il fumo può provocare danni ai muscoli del torace riducendo così l’espansione massima di un respiro profondo. Nello stesso modo anche l’elasticità della muscolatura liscia delle vie aeree è influenzata.
A livello microscopico la riduzione della capacità polmonare si ha quando sono presenti meno alveoli (a causa della distruzione da parte del fumo) o quando l’aria non riesce a raggiungerli (a causa del muco).
Volume espiratorio forzato
Oltre alla capacità polmonare, il fumo provoca difficoltà nell’espirazione dell’anidride carbonica.
Come notato sopra, la ridotta elasticità delle vie aeree e la diminuzione della capacità degli alveoli porta ad una riduzione del volume espiratorio.
Cessazione del fumo
Fortunatamente, i ricercatori hanno dimostrato come solo dopo 2 settimane che si è smesso di fumare la capacità polmonare aumenti.
Leggi anche: I Benefici per la salute due settimane dopo aver smesso di fumare
Differenza nello scambio di ossigeno fra polmoni sani e polmoni colpiti dal fumo
La ridotta capacità degli alveoli e la diminuzione del numero influenza anche lo scambio fra ossigeno e anidride carbonica nei polmoni.
Inoltre è più difficile per l’ossigeno passare attraverso le pareti sfregiate degli alveoli e dei capillari.
Tutto questo influenza, riducendola, la capacità di diffusione.
Altri cambiamenti fisiologici nei polmoni di un fumatore
Ci sono altri cambiamenti che si verificano nei polmoni colpiti dal fumo.
Abbiamo detto come il fumo di sigaretta può influire sui capillari, ma chiaramente influisce su tutti i vasi sanguigni del corpo.
I danni ai vasi sanguigni più grandi possono portare a cambiamenti nel flusso sanguigno compromettendo la consegna del sangue.
Il fumo di sigaretta è infatti associato ad un rischio significativamente maggiore di coaguli di sangue nelle gambe (trombosi).
Questi coaguli di sangue possono a loro volta staccarsi e viaggiare nei polmoni (emboli polmonari) causando ulteriori danni, con una conseguente riduzione del tessuto polmonare.
Alcuni di questi cambiamenti non sono reversibili, ma non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Smettere di fumare il prima possibile ti aiuterà a non aggravare i danni e a permettere al tuo corpo di iniziare a ripristinarsi.
Per Riassumere: Polmoni Sani vs Polmoni Fumatori
Osservare tutti i cambiamenti strutturali e funzionali nei polmoni sottolinea l’importanza di smettere il prima possibile (sebbene non siano solo i polmoni a destare preoccupazione).
Non è solo il cancro al polmone a destare preoccupazione ma sono diversi i fattori davvero pericolosi in gioco.
Una manciata di altri fatti per incoraggiarti a smettere [5] :
- 1 persona su 5 muore a causa del fumo
- Il 30% dei tumori è dovuto al fumo
- Il fumo è responsabile dell’80% dei tumori polmonari, la principale causa di decessi per cancro negli uomini e nelle donne
- Il fumo è responsabile dell’80% dei decessi per BPCO, la quarta causa di morte negli Stati Uniti
Ma non ci sono solo notizie cattive:
- Il rischio di malattie cardiache diminuisce drasticamente entro un anno da quando smetti di fumare
- Il rischio di ictus diminuisce significativamente nel periodo che va dai 2 ai 5 anni dopo aver smesso di fumare
- La probabilità di molti tumori diminuisce significativamente dopo cinque anni dopo aver smesso
- Smettere di fumare in qualsiasi momento può impedire ulteriori danni ai polmoni e può ridurre il rischio di sviluppare malattie e tumori legati all’abitudine. Sappiamo che non è facile, ma è possibile.
Eliminare la nicotina nel tuo corpo.
La riflessologia auricolare è un metodo per smettere di fumare che consiste nello stimolare 25 punti del padiglione auricolare destro e 22 punti del padiglione auricolare sinistro tramite un elettrostimolatore.
Questo processo sui ricettori va toglie la causa della dipendenza fisica dal fumo: la nicotina.
Il micromassaggio effettuato dalle onde disgrega la patina dei veleni del tabacco accumulata attorno alle fibre nervose liberandolo istantaneamente dalla schiavitù del fumo, in soli 30 minuti, indolore e senza effetti collaterali.
Successivamente le tossine disgregate entrano nel circolo sanguigno per poi essere eliminate con le urine, la traspirazione ecc. permettendo una completa disintossicazione dell’organismo.
Per questo è diverso da ogni altro metodo: va ad interrompere quel ciclo vizioso nicotina-buon umore, che crea assuefazione e dipendenza.
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