Dal fumo più a rischi in agguato per le donne

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Dal fumo più a rischi in agguato per le donne

Congresso nazionale Società italiana di Urologia (Siu): Il fumo aumenta il rischio di tumore alla vescica. Più esposte le donne al fumo

È l’allarme lanciato ieri, a Venezia, al 92esimo Congresso nazionale organizzato dalla Società italiana di Urologia (Siu), che ha visto la partecipazione di duemila specialisti di tutta Italia e di una delegazione americana.

«Il fumo resta il fattore di rischio prioritario, perché la nicotina viene eliminata anche attraverso le vie urinarie.

Le donne che fumano 15/20 sigarette al giorno hanno una probabilità di sviluppare la malattia 4-5 volte superiore rispetto alle non fumatrici.

L’altro problema è che nella donna la diagnosi è più difficile e complessa per la sottostima, da parte della paziente ma anche del medico, delle cistiti emorragiche e del bisogno di andare spesso e con urgenza in bagno.

Ecco perché di solito quando viene individuato, questo tumore è già penetrato in profondità nei tessuti».

Spiega il professor Walter Artibani, segretario generale della Siu ed ex primario in Azienda ospedaliero-universitaria di Verona.

 

Congresso nazionale dell’Associazione italiana donne medico: Le donne sono particolarmente vulnerabili ai danni prodotti dal fumo

Le donne sono particolarmente vulnerabili ai danni prodotti dal fumo per la loro maggiore fragilità fisica, ma nonostante questo il numero delle fumatrici aumenta.

L’allarme arriva dal Congresso nazionale dell’Associazione italiana donne medico (Aidm) fatto a Salerno il 12 ottobre 2019, da una sessione promossa da Philip Morris Italia con PMI Science.

Il fumo fa male a tutti ma in maniera particolare alle donne, più fragili.

Gli effetti sono molteplici, dalla salute dei polmoni a quella riproduttiva, con le sigarette che possono danneggiare il feto durante una gravidanza.

Purtroppo le donne, nonostante il messaggio sia chiaro, continuano a fumare, anche per i ritmi sempre più stressanti a cui sono sottoposte.

Pur essendo loro che si prendono cura della salute della famiglia trascurano la propria“.

Sottolinea la presidente Aidm Antonella Vezzani.

Le sigarette, ha sottolineato Maria Sole Chimenti, Professore associato presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Presidente ReDO – Associazione delle Donne Reumatologhe, influiscono anche sul rischio di artrite reumatoide, una malattia estremamente diffusa tra le donne.

Nel caso specifico dell’artrite reumatoide, tipica malattia di genere, i dati indicano come l’abitudine al fumo aumenti il rischio di sviluppare tale patologia.

Si evidenzia inoltre come le modifiche negli stili di vita, come lo smettere di fumare, possano ritardare o addirittura prevenire l’insorgenza della patologia“.

Sulle possibili alternative alle sigarette, sottolinea Vezzani, il giudizio è sospeso.

Adottare un cambiamento è positivo, vuol dire che c’è una consapevolezza del problema e una volontà di arrivare a smettere. Ma è ancora presto per quantificare i possibili effetti positivi“.

 

Le possibili alternative

terapia sostitutiva nicotina

A differenza della tradizionale terapia sostitutiva della nicotina, che è stata sviluppata per svezzare una persona dalla dipendenza dalla nicotina in modo graduale e controllato, le sigarette elettroniche non hanno un programma così approvato dal punto di vista medico associato.

Sono in gran parte non testate e, poiché non sono regolamentate, la quantità di nicotina nelle sigarette elettroniche può variare, così come la quantità di altri ingredienti chimici potenzialmente dannosi.

I rivenditori di sigarette elettroniche spesso affermano che il loro prodotto è un valido aiuto per smettere, ma secondo Douglas Bettcher, direttore del controllo sul fumo dell’Organizzazione mondiale della sanità, queste affermazioni sono infondate.

“Se i venditori di sigarette elettroniche vogliono aiutare i fumatori a smettere, devono condurre studi clinici e analisi di tossicità e operare nel quadro normativo adeguato, fino a quando non lo faranno l’OMS non può considerare la sigaretta elettronica come una terapia sostitutiva della nicotina e certamente non può accettare falsi suggerimenti per vendere il prodotto.”

Afferma il dott. Bettcher

  • L’aspetto negativo delle terapie sostitutive della nicotina

Vale anche la pena notare che le terapie sostitutive alla nicotina non sono esenti da rischi.

Contenendo nicotina, il componente che crea dipendenza nel tabacco, la terapia sostitutiva della nicotina comporta il pericolo di ricaduta se il prodotto non viene utilizzato correttamente.

  • Le sigarette elettroniche rafforzano il comportamento al fumo

Quando smettiamo di fumare, è controproducente sostituire un dispositivo di erogazione della nicotina che sembra, a tutti gli effetti, proprio come le sigarette da cui stiamo lavorando così duramente per liberarci.

Il recupero dalla dipendenza da nicotina comporta due cose:

  • guarigione dalla dipendenza fisica alla nicotina.
  • riprogrammazione di vecchie abitudini.

La scelta di un prodotto alla nicotina simile a una sigaretta per aiutarci a guarire quelle associazioni è rischiosa e mette stress inutili su un compito già impegnativo.

 

Insomma, se stai pensando di smettere di fumare poco alla volta ti voglio mettere in guardia rispetto ad un’insidia pericolosa.

Oltre che dannoso, fumare per te diventerà un’agonia, oltre ai tanti danni fisici, smettere di fumare poco alla volta porterà con sé danni psicologici.

Questo perché le poche sigarette che ti concederai assumeranno un valore speciale.

Non vedrai l’ora di fumare, godrai ogni tiro fino in fondo veramente, non saranno come le sigarette che fumi distrattamente, saranno le uniche, ti regalerai un momento solo per loro, sarà il tuo rituale e ti mancheranno tantissimo.

Farà assumere un valore speciale al fumare, e sarà ancora più difficile smettere!

Anche se riuscirai a mantenere il controllo può bastare un periodo particolarmente stressante, una lite, una brutta notizia, una discussione a lavoro, e subito ti servirà di nuovo il tuo momento particolare.

Smettere piano piano non ti toglierà mai la dipendenza.

Inoltre, potresti pensare che 3 o 4 sigarette magari non fanno poi così tanto male, ma questo è un ragionamento completamente sbagliato.

L’uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza, diminuire le sigarette non è una scelta, ma è un rimandare all’infinito.

So che è difficile, ma smettere di fumare è una cosa: “o dentro o fuori!”

Devi prendere una decisione una volta per tutte!

 

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Di |2019-12-16T12:38:25+01:0015 Ottobre 2019|Notizie|0 Commenti

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