LA CORRELAZIONE TRA FUMO E TUMORI
Riceche condotte da numerosi studiosi utilizzando diversi metodo hanno evidenziato la correlazione tra fumo e tumori riguardanti i polmoni, la bocca, la faringe, l’esofago, la laringe, il pancreas, i reni e la vescica.
L’aumento del rischio di cancro tra i fumatori e di 25 volte superiori per laring e polmoni e tra 2 e 10 volte superiore per gli altri organi del corpo. La correlazione tra fumo e tumori è stata riportata per il cancro allo stomaco, colonretto, rene, collo dell’utero, leucemie e linfomi.
La mortalità dei tumori correlati al fumo è stata vertiginosamente in aumento negli ultimi decenni in Italia, per insediarsi nei maschi alla fine degli anni ’80 e poi diminuiscono. Il quadro generale delle neoplasie non correlate al fumo mostra che nello stesso periodo il complesso era sostanzialmente favorevole in entrambi i generi.
Il carcinoma polmonare è molto raro nei non fumatori, ma nel corso degli ultimi 30 anni è divenuto la prima causa di morte tumorale in Italia, come nel resto degli altri Paesi dell’Occidente. Buona parte dell’aumento osservato è dovuto soprattutto al cancro ai polmoni, organi principalmente e specificatamente colpito dal fumo mentre la carcinogenesi degli altri organi, in particolare del cavo orale, falage, esofogo e laringe è influenzata soprattutto dal fumo, pipa o sigari, nonché dal consumo di alcool.
L’eccesso di mortalità per il cancro ai polmoni nei fumatori rispetto ai non fumatori in relazione alla durata, rappresenta l’elemento centrale nella comprensione della carcinogenesi polmonare. La mancata comprensione di questa correlazione ha portato tutta una serie di conclusioni erronee, come, ad esempio, che nuove cause di tumore ai polmoni (inquinamento), piuttosto che gli effetti ritardati del vizio del fumo nei decenni passati, fossero dovuti dai recenti aumenti di questa patologia.
Un secondo elemento chiave nell’interpretare la mortalità per carcinoma del polmone è dato dall’importanza degli attuali andamenti nei giovani come indicatori delle verosimili linee di tendenza future, quando le stesse generazioni invecchieranno, e vedranno quindi aumentare la loro incidenza di tumore al polmone.
In questo contesto, i recenti dati di mortalità per tumore del polmone in Italia sono particolarmente preoccupanti, poichè nella giovane e mezza età i tassi di mortalità sono più alti che in molti altri Paesi sviluppati (12,15,16). Questi dati sono preoccupanti, in assenza di drastici cambiamenti nell’esposizione al fumo di sigarette, il persistere dell’epidemia per ancora diversi decenni.
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